Abbigliamento Tradizionale
Ultima modifica 12 aprile 2024
- Abbigliamento femminile
E' documentato dal primo Ottocento* dopo una lunga evoluzione si è stabilizzato alla fine dello stesso secolo nelle due forme che, nell'accezione locale, vengono denominate "sa tuniga" (gonna di velluto) e di "iscrallata" (panno rosso-arancio). E' costituito da:
- Copricapo (su manteddu)
- Camicia (sa camija)
- Fazzoletto (su muncaloru 'e pettorras)
- Corpetto (su corittu)
- Busto (s'imbustu)
- Gonna (sa tuniga)
1. il copricapo è di color giallo-ocra con inserti blu, sovrapposti così da formare al centro una croce che, secondo una credenza popolare, sarebbe frutto di un voto contro il colera sviluppatosi a Ploaghe nel 1855, ma in realtà è il risultato di una evoluzione come documentato da numerose tavole pittoriche. I tessuti utilizzati sono: il terziopelo, il tibet, il raso e il broccato.
2. di color bianco in lino o cotone, è ricamata in rosso sul collo ed abbellita con pizzi bianchi sia nella parte posteriore che anteriore, e nei polsi. Le maniche sono fittamente pieghettate.
3. ha la funzione di coprire il seno. Tale usanza è stata imposta nella prima metà dell'Ottocento dal rettore Salvatore Cossu. Si presenta nella foggia triangolare e a stola. Il tessuto utilizzato è la seta. Il fazzoletto è ricamato con canottiglio, fili di seta colorati o bordato di pizzi o frange.
4. E' double-face; panno scarlatto internamente e esternamente rivestito di seta ricamata, con fiori policromi, canottiglio in oro o argento e broccato.
5. il busto è costituito da due parti simmetriche rese rigide da stecche di palma nana. Gli esemplari più antichi sono rivestiti di seta o in broccato, e decorati con motivi policromi floreali, o con canottiglio in oro o argento.
6. di panno nero o orbace. Fittamente pieghettata nella parte posteriore e liscia sul davanti. E' costituita da un'alta balza, ( in velluto blu, raso o seta di vari colori), e nella parte superiore da inserti di panno scarlatto o velluto cremisi. La caratteristica saliente, che la rende unica nel panorama isolano, è la notevole sporgenza posteriore della gonna (sa groppera), sostenuta all'interno da una mezzaluna in tessuto imbottita. L'abbigliamento tradizionale prevede anche l'abito da vedova, completamente nero tranne le bordature rosse del corpetto.
- Abbigliamento maschile
Il costume maschile presenta due varianti: quello più antico è costituito da un corpetto a manica lunga (verde, marrone o nero), pantaloni di orbace nero, cappottino (sa gabbanella) appena sopra la metà coscia; costumene a ragas, caratterizzato da un corpetto smanicato (scarlatto o bordeaux), dei mutandoni (sas ragas per l' appunto) e un gonnellino. Il vestiario è costituito da:
- Copricapo a cono (sa berrìtta)
- Camicia (sa camija)
- Corpetto (su corittu)
- Gonnellino (sa gonnellina)
- Cintura (sa chinta)
- Mutandoni (sas ragas)
- Ghette (sas ghettas)
- Cappotto (su gabbanu)
1. il tessuto utilizzato è il panno nero o l'orbace.
2. in lino o cotone bianco, con pieghettature sul davanti e nella parte posteriore.
3. di velluto in vari colori (verde, bordeaux, nero e marrone) e panno nero. Generalmente con maniche lunghe, il davanti è caratterizzato da una chiusura a doppio petto con una fitta fila di piccoli bottoni. Il costume prevede anche la variante del gilet in orbace nero.
4. di panno nero o orbace. Fittamente pieghettato e bordato di rosso o cremisi nella parte finale.
5. la cintura è di cuoio, le più antiche sono riccamente decorate.
6. sono di lino o cotone, vengono indossati sotto il gonnellino.
7. le ghette sono di panno nero o orbace, e rivestono la gamba sino al ginocchio
8. di orbace. È lungo, di colore nero, è presente il cappuccio.